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Pubblicità contraccettivi: informare con le parole giuste

Ci sono molti modi per parlare di contraccezione aggirando l’ostacolo della scelta delle parole.
Mettiamo due esempi recenti di pubblicità sui contraccettivi a confronto: #SalvaLaQuaglia (Durex Italia) e Fallo Protetto (Coop).

Durex Italia ha scelto di puntare sul gergo: il salto della quaglia sta proprio ad indicare il coito interrotto, cioè l’interruzione del rapporto sessuale prima dell’eiaculazione maschile come forma di contraccezione.

Tutta la dinamica dello spot ironizza sull’azione del salto, sottolineandone la difficoltà.

Guarda il video di #SalvaLaQuaglia

Coop Italia ha invece lanciato lo scorso anno una linea di preservativi dal nome Fallo protetto: oltre a essere una sorta di call to action, il nome contiene la parola fallo, che può essere letta come verbo ma anche come sostantivo: fallo è infatti un termine che indica l’organo sessuale maschile.

Nel primo caso c’è ironia, nel secondo c’è un evidente doppio senso; sono due strade ugualmente percorribili, ma l’ironia la trovo meno banale e meno attaccata al senso stretto dei termini, e consente una comunicazione più disinvolta: non riuscire ad acchiappare un peluche somigliante a una quaglia è una soluzione visivamente più elegante del tenere al sicuro un uccellino sotto una gabbia/campana di vetro inequivocabilmente a forma di preservativo.

Sì, si parla sempre della stessa cosa e sì, in entrambi i casi ci sono dei volatili al centro della comunicazione, ma Durex il suo lo usa in modo più allegorico e intelligente.

Per me #SalvaLaQuaglia batte Fallo Protetto 10 a 0.

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